Dai primi ai salumi, passando per i tartufi e gli immancabili vini: il territorio dei colli bolognesi è contraddistinto da diversi prodotti enogastronomici tipici – anche DOC e IGP – che coniugano tradizio-

ne e qualità. Già sotto le Due Torri non mancano le specialità da assaggiare, come le lasagne, i tortellini, le tagliatelle e l’immancabile ragù. Tipica bolognese (e di Zola Predosa, che la festeggia anche con il Festival

Internazionale Mortadella, Please) è anche la mortadella, prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta). La sua storia è legata anche a un antico mestiere, quello dei salaroli. Furono loro i primi a occuparsi della tutela della produzione della mortadella. Nel 1661 il Cardinale Farnese dispose il Bando e Provisione Sopra la fabbrica delle Mortadelle e Salami, la più antica legge al mondo a tutela di una specialità alimentare italiana. Incarico dei Salaroli era apporre il sigillo di garanzia sulla mortadella. Da allora e fino ai giorni nostri la Mortadella è facilmente riconoscibile grazie alla sua forma cilindrica e al suo colore rosato punteggiato dal bianco dei lardelli. Origine antica anche per il borlengo, una sorta di crèpe molto sottile a base di acqua, farina e sale caratterizzata dal condimento che consiste in un battuto di lardo, aglio e rosmarino e una spolverata di Parmigiano. Il borlengo si serve poi piegato in quattro parti ed è molto tipico della collina bolognese. Nei boschi dell’Appennino Bolognese, soprattutto nel territorio della Valsamoggia e di Monte San Pietro, è tipico il tartufo bianco dei colli bolognesi, molto pregiato e celebrato a Savigno dal Festival Inter- nazionale Tartófla e la cui “cerca” è diventata patrimonio immateriale dell’Unesco. In autunno da non farsi scappare è il marrone biondo, prodotto dei numerosi castagneti presenti nella Valle del Lavino e in particolare il Marrone di Montepastore, tra i più pregiati dell’Appennino tosco-emiliano. Ultimo ma non certamente per importanza è il vino. A unire tutto il territorio ci sono infatti i vini dei Colli. La Denominazione d’Origine Controllata (DOC) Colli Bolognesi è la più articolata d’Italia e indica una delle più importanti aree vitivinicole dell’Emilia. Questi vini sono derivati principalmente dai vitigni Pignoletto, Barbera, Merlot, Cabernet Sauvignon, Riesling Italico, Pinot Bianco, Pinot Nero, Chardonnay e Sauvignon. Tra i più conosciuti vini dei Colli ci sono il Pignoletto per quanto riguarda il bianco e il Barbera e il Bologna Rosso tra i rossi. Tanti gli eventi, le sagre (celebre quella del Vino di Monte San Pietro) e le degustazioni che onorano questo prodotto che impreziosisce il paesaggio e le tavole.

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La Via dei Brentatori è una delle poche strade del vino con un’antica e documentata storia. Scopri il percorso 

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