Da Bologna a Bazzano: oltre 50 km tra città e colli
La Via dei Brentatori è quindi un’occasione eccezionale per scoprire sia la storia di questa antica corporazione, sia i territori che tocca, ricchi di storia e natura.
Il cammino inizia nel centro storico di Bologna, la città dei portici – recentemente dichiarati patrimonio Unesco -, delle Due Torri, dell’Università, del buon cibo e di tante altre eccellenze che rendono la xittà famosa nel mondo; già dai primi km si possono ammirare meraviglie come la Fontana del Nettuno, la Basilica di San Petronio e il Santuario di San Luca.
Poco distante da Bologna, il secondo comune attraversato dal cammino è Casalecchio di Reno, che prende il nome dal fiume che lo attraversa, un corso d’acqua così importante per il territorio che attorno a esso si sono sviluppati molti dei principali punti di interesse del territorio, prima tra tutti la celebre Chiusa, capolavoro di ingegneria idraulica che rappresenta il principale meccanismo di controllo delle acque del Reno. La Chiusa di Casalecchio è la più antica costruzione idraulica funzionante d’Europa ed è stata dichiarata Patrimonio Unesco “messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani”. Da non perdere, inoltre, il Parco della Chiusa (noto anche come Talon), un’immensa area verde di oltre mille ettari che ospita numerose specie animali e vegetali rare e minacciate.
Si attraversa, poi, il territorio di Zola Predosa, che si sviluppa lungo la Via Bazzanese, l’antica Via Claudia di epoca romana, il cui tracciato da Bologna conduceva verso Modena. Gran parte delle testimonianze architettoniche e artistiche del Medioevo zolese non esistono più, mentre tante sono le testimonianze dal XVI secolo in poi. In questi anni Bologna è governata da un rappresentante del Papa, il Cardinale Legato, e da un Senato formato dai rappresentanti delle famiglie nobili, fra cui gli Albergati, i Magnani e i Pepoli, che a Zola fecero costruire le loro dimore di campagna. Diverse sono infatti le residenze storiche, come Palazzo Albergati, Palazzo Bentivoglio Pepoli e Villa Edvige Garagnani. A Zola Predosa si sviluppa anche il Parco Giardino Campagna, antico parco di pertinenza di Palazzo Albergati, che ora fa parte del patrimonio verde pubblico, con una superficie complessiva di oltre 20 ettari e circa 900 piante di specie diverse. Zola Predosa è stata nominata Città d’Arte e vanta il titolo nazionale di “Città del vino”.
Immerso nel tipico paesaggio dell’Appennino Tosco-Emiliano, nella valle del torrente Lavino, è Monte San Pietro, il cui territorio è stato abitato fin dal 2500 a.C. A caratterizzare il suo paesaggio sono colline dolci, calanchi, vigneti, borghi antichi e una ricca rete di sentieri. Monte San Pietro è un comune sparso, che comprende diverse località. Il punto più alto del territorio è Monte Vignola (817 m s.l.m.), dove si trovano le sorgenti del Lavino, mentre il capoluogo è Calderino. Tra i maggiori punti di interesse del territorio c’è l’Abbazia dei Santi Fabiano e Sebastiano – conosciuta anche come Badia -, uno dei monumenti più antichi e importanti della Valle del Lavino che per la sua posizione strategica fu luogo di accoglienza per i viandanti fin dall’VIII secolo e nel cui interno si trova il Museo del Territorio, che insieme alla Collezione di Moto Bruno Nigelli, alla Casa Museo di Gino Pellegrini, alla Conserva da Neve, sita a Calderino, e all’Osservatorio Astronomico Felsina costituisce una delle attrattive del Comune.
Infine, Valsamoggia, nata dall’unione di cinque comuni: Castello di Serravalle, Savigno, Bazzano, Monteveglio e Crespellano. La Via dei Brentatori ne attraversa due, Monteveglio e Bazzano. La Valsamoggia è una terra di confine, tra Bologna e Modena, e racchiude al suo interno borghi, castelli, fortificazioni e dolci colline. La vallata va dall’alta pianura fino agli oltre 800 metri di Savigno. Di particolare importanza è il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, area protetta che comprende diversi percorsi e gli imperdibili calanchi.
PERCORSO
Circa 44 km, dalla Piazza Maggiore di Bologna alla Rocca di Bazzano, tra la bellezza della natura e tante testimonianze storico-artistiche da ammirare e riscoprire zaino in spalla.
DA NON PERDERE
Scopri tutti i luoghi di interesse culturale e non che puoi incontrare e visitare lungo il percorso